Disciplinare delle Pizzerie IDA (Invisibili, Discrete, Appassionate).


Il documento audio proposto è un assemblaggio di botta e risposta dialettali tra me e l’immarcescibile Christian, assecondando la moderna comunicazione messaggistica istantanea racchiusa nei nostri smartphone.

Io e Christian ci conosciamo dai primordi delle nostre esistenze, percorrendo insieme buona parte dei tracciati scellerati dell’adolescenza, quando il passaggio dalla gioventù beata a quella bruciata poteva sopraggiungere alla velocità di uno schiocco di dita.

Siamo cresciuti in due diversi quartieri della periferia romana, differenti di nome ma non di sostanza. Perché il linguaggio della strada è universale in tutte le latitudini e infatti abbiamo sempre saputo come e dove ritrovarci.

Poi siamo diventati galantuomini e abbiamo cominciato ad assaporare le faccende sugose della vita, scoprendoci peraltro raffinati conoscitori di pizza.

Oggi ci svoltiamo le giornate con discreto agio nell’odierna società globalizzata turbo social e super hi-tech, ma l’indole primordiale un po’ riottosa e un po’ pirata, è sempre rimasta salda a picchiettare le nocche sulle nostre fottutissime porte interiori!

E così una sera, complice una strafogata di pizza sotto mio caldo consiglio dall’eccellente Seu Illuminati*, vuoi per l’impeccabilità stilosa del locale, per la formalità da galateo con cui si viene accolti e vuoi anche per dei prezzi onerosi per un cibo tuttavia inappuntabile, l’impulso primitivo dentro Christian ha ricominciato a tamburellare...



Giunto il fatidico giovedì, sono stato condotto nell’anonimo postaccio e l’andirivieni ordinario e carbonaro di questi bucanieri della pizza mi ha rimesso in pace col creato!
È stato tutto così verosimile che per coerenza con l’inviolabilità di questa ex autorimessa non ne rivelerò mai l’ubicazione, per elevarla a simbolo supremo di una certa cultura di fare e vivere la pizza.
Perché l’Italia è stracolma di pizzerie nascoste dove l’unica potenza di fuoco è quella del rigore e dell’artigianato fatti bene, senza il calcolo imprenditoriale dilagante intrapreso dai pizzaioli più celebri.

Giano Zafferallo e Gambero Bronx dicono NO al mercimonio delle pizzerie modaiole che seguono le linee guida gastronomiche del solo profitto, mentre esprimono riconoscenza all’impegno di tutti quegli esercenti senza nome che si adoperano con lealtà davanti a un panetto d’impasto ammaccato a disco.

A te, Pizzeria IDA imboscata in una frazione di sedici anime o dispersa nella vastità della metropoli: Daje Forte Siempre!





* Via Angelo Bargoni, dove l’elegante fortilizio Seu Illuminati mette in mostra i suoi raffinati interni e una proposta di pizza davvero superlativa, non è una via qualunque. Dal dopoguerra ai giorni nostri, ogni domenica mattina scesa in terra, quella strada che forma una elle con Via Napoleone Parboni, si trasforma in una delle propaggini storiche e “più romane” del Mercato di Porta Portese.
A pochi passi dall’ingresso di questa moderna mecca della pizza, in un'altra epoca (il cui vertice tecnologico era rappresentato dal Commodore Amiga in ambito videoludico e dalla cabina telefonica in quello comunicativo) campeggiava in bella mostra la popolare bancarella russa, coi due storici venditori abbigliati da soldati sovietici, lui col volto affilato e i baffi folti, lei con degli occhi azzurrissimi 100% Made in URSS.
Oggi invece Pier Daniele Seu ci regala questi giavellotti fumanti 100% Made in Italy.







** Nella conversazione audio viene menzionata Caserta. E non a caso.
Se vi trovate in loco o in zone limitrofe, fate un grosso regalo al vostro regime alimentare.




               Fatta a mano da Pepe in Grani





               Fatta a mano da I Masanielli





               Fatta a mano da Casa Vitiello



Kurando.
Settembre 2019.

Giano Zafferallo. Gambero Bronx.


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